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lunedì 15 aprile 2013

Legge di stabilità 2013 - Agevolazioni fiscali sui mutui


L’ultima versione della Legge di Stabilità per il 2013 ha introdotto novità interessanti e positive per le famiglie, e soprattutto per quelle che hanno stipulato un mutuo. Come molti sanno la bozza di Legge di Stabilità per il 2013 prevedeva inizialmente il taglio del tetto massimo di detrazioni fiscali della famiglia da 4 mila euro a 3 mila euro. Inoltre, e questo era l’elemento più gravoso per i bilanci familiari, il limite dei 3 mila euro non andava a conteggiare solo gli interessi sul mutuo, come avvenuto in passato, ma anche le altre spese tradizionalmente oggetto di detrazioni fiscali. Ci riferiamo a tutte quelle voci di natura non sanitaria, come le assicurazioni vita o le spese per palestre dei figli. Come abbiamo avuto modo di dimostrare in un precedente articolo, queste novità fiscali avrebbero di fatto azzerato la detraibilità delle altre spese per le famiglie con un mutuo in essere,  e comunque ridotto i benefici fiscali sugli interessi versati alle Banche. Nelle recenti settimane l’opinione pubblica e le associazioni dei consumatori hanno fatto sentire il proprio malcontento e l’insofferenza per l’ennesima misura dell’esecutivo che verrebbe a gravare sulle famiglie, ed in particolare sui ceti meno abbienti. Anche alla luce delle polemiche innescate è stata avviata una revisione della bozza iniziale della Legge di Stabilità. Nella ultima versione sono stati eliminati sia la riduzione del tetto e sia il conteggio cumulato di interessi finanziarie e altre spese sotto il medesimo massimale. In altre parole è mantenuto il tetto attualmente in essere di 4 mila euro: con una aliquota del 19% è dunque consentito un beneficio fiscale massimo di 760 euro. Inoltre il limite dei 4 mila euro varrà per i soli interessi sul mutuo. Le altre spese non sanitarie non rientrano quindi in questo massimale. Conseguentemente il risparmio fiscale sul mutuo non andrà a decurtare i benefici fiscali sulle altre spese. Si tratta quindi di una revisione della bozza di Legge che non penalizza le famiglie, sia che esse detengano mutui e sia che non li detengano. Si tenga presente che gli obiettivi di bilancio concordati dall’Italia a livello Europeo impongono di apportare modifiche alla Legge  ma “a saldi invariati”: le risorse pianificate nella stesura iniziale debbono quindi essere recuperate altrove. In altre parole il rischio è quello che venga introdotta una ulteriore misura a compensazione, e che questa venga a gravare su qualche altra voce del nostro bilancio familiare.



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